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Il potere delle conversazioni nei processi di Change Management

Change Impact
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L’apprendimento genera cambiamento. Soltanto se le persone adottano un nuovo mindset, sviluppano nuove competenze e apprendono nuove conoscenze possono essere messe nelle condizioni di promuovere la trasformazione desiderata. Quello che noi in Impact vediamo costantemente è che spesso sono proprio le competenze comunicative quelle che fanno la differenza in un processo di change management.

Conversazioni di valore affinché si verifichi un reale cambiamento: il role model di Greta Thunberg

“Tutte quelle soluzioni di cui abbiamo bisogno non sono note a nessuno, dobbiamo quindi unirci intorno alla scienza e trovarle insieme, strada facendo. Ma voi questo non lo volete ascoltare. Quelle risposte servono per risolvere una crisi che molti di voi nemmeno comprendono pienamente. O non vogliono comprendere”. (Greta Thunberg, 27 April 2019, Twitter)

Greta Thunberg ha dato una svolta alle conversazioni che ruotano intorno al tema della sostenibilità, mettendo definitivamente un punto ai discorsi vuoti sul cambiamento climatico che tipicamente dominano i grandi tavoli internazionali. 

Dal “climate change” al “climate breakdown”, questa ragazza di appena 16 anni ci dimostra chiaramente che non dobbiamo solamente avere delle conversazioni, ma dobbiamo avere delle conversazioni di qualità. 

E ciò è proprio l’obiettivo che si propone Impact, accompagnare le persone nelle organizzazioni ad avere conversazioni sempre più autentiche, responsabili e orientate alla collaborazione

Oggi più che mai, soprattutto a causa della situazione pandemica in cui ci troviamo, c’è bisogno di conversazioni che mirino alla collaborazione tra tutte le parti in causa, che affrontino l’ambivalenza della complessità ma al tempo stesso dell’urgenza e che favoriscano l’emergere di nuove possibilità atte a trovare soluzioni valide, concrete e sostenibili.  

In che modo per noi di Impact conversazioni collaborative e di valore possono promuovere il cambiamento? 

In Impact aiutiamo i leader e i team a far sì che il potere delle conversazioni possa generare il cambiamento desiderato. In che modo? Oltre a facilitare il dialogo tra le parti creiamo programmi in grado di sviluppare nelle persone competenze comunicative efficaci. 

Noi di Impact aiutiamo le persone affinché possano sentirsi ingaggiate rispetto il cambiamento desiderato e a riconoscersi come parte attiva dell’intero processo, aiutandole ad avere una visione olistica e complessiva del sistema a cui appartengono.

Spesso per fare ciò però è necessario un processo di presa di consapevolezza rispetto a ciò che si rivela essere disfunzionale (dis-apprendimento) e che porti le persone ad adottare una apertura mentale volta alla sperimentazione attiva di nuovi behavioural skills che si rivelano essere maggiormente efficaci (ri-apprendimento). 

Da abitudini conversazionali disfunzionali…

Se non impariamo ad avere conversazioni di qualità, ricadiamo in abitudini conversazionali disfunzionali, tra cui: 

  • fingere di ascoltare;
  • instaurare conversazioni ping pong (in cui le parti si scambiano reciprocamente opinioni e credenze, spesso senza nemmeno conoscere la fonte di ciò che sostengono fermamente);
  • ricercare esclusivamente prove che convalidano ciò che già sappiamo o che più ci convince,
  • rimanere rigidamente fissati su un unico punto di vista (che, il più delle volte è il nostro); 
  • focalizzarsi su narrazioni molto circoscritte senza avere uno sguardo più ampio, 
  • rispondere con soluzioni semplici a problemi complessi;
  • terminare le cose frettolosamente e superficialmente perché non possiamo sopportare di non avere il controllo su di esse;
  • intrattenere conversazioni non autentiche, ovvero conversazioni in cui non siamo in grado di manifestare come ci sentiamo realmente.

Noi in Impact sappiamo che il primo passo per correggere queste abitudini molto spesso radicate nelle culture organizzative è aiutare le persone ad averne consapevolezza, supportandole nell’evitare la reiterarazione di queste dinamiche e cercando di contenere il vissuto ansiogeno legato al dis-apprednimento di comportamenti ormai consolidati. 

… a strategie conversazionali generative 

Il ri-apprendimento, invece, consiste nel recuperare modalità comunicative che ci consentono di entrare in empatia con gli altri.  

In Impact facilitiamo proprio questo: creiamo le condizioni affinché le persone possano utilizzare la conversazione come luogo di scambio generativo valorizzando l’importanza di individuare, più che risposte, domande potenti e mettendo le persone in grado di dialogare con esse. Ma non solo, come dice il poeta Mark Nepo, “to lean in softly, with a willingness to be changed by what (they) hear” ovvero, lasciarsi abbandonare lentamente, permettendo a queste di guidarci. 

Seguendo questo flusso, gradualmente le persone imparano ad essere maggiormente consapevoli di come i pregiudizi filtrano e modellano la nostra visione del mondo, influenzando spesso inconsapevolmente il nostro modo di agire e pensare, facendoci credere nella scelta consapevole. 

La realtà è che i pregiudizi influenzano significativamente la considerazione di sé stessi, degli altri e il modo di entrare in dialogo con l’alterità.   

Risulta fondamentale ora più che mai accogliere le emozioni, identificando modi generativi per rispondere ad esse, riconoscere quanto il silenzio possa contribuire in maniera significativa al dialogo, sperimentare l’effetto trasformativo di una mentalità aperta: un cuore aperto e una volontà genuina sono in grado di promuovere inclusività, creatività, liberare il potenziale delle persone, creare cambiamenti sistemici, generare consapevolezza collettiva rispetto a ciò che accade in azienda e adottare azioni collaborative efficaci. 

Le conversazioni hanno il potere di cambiare le persone e le organizzazioni a cui appartengono. Conversazioni di qualità hanno il potere di cambiare le sorti del clima e la conseguente ipotetica fine del nostro pianeta.


Penelope Mavor è una Consulente Associate di Impact Italia.