La carenza di talenti, nota come "talent shortage", rappresenta una sfida crescente per le organizzazioni contemporanee. Questo fenomeno si manifesta quando la domanda di competenze specializzate supera l'offerta disponibile nel mercato del lavoro, rendendo difficile per le aziende reperire i profili necessari per sostenere la propria crescita e competitività.
A oggi i numeri che caratterizzano questo fenomeno non sono affatto confortanti: secondo le stime del World Economic Forum entro il 2030 il Talent Shortage riguarderà più di 85 milioni di persone; ciò significa, secondo un’analisi di Korn Ferry, che potenzialmente circa $8,5 trilioni di entrate annuali non verranno realizzate. Guardando invece a oggi, dai dati emerge che 3 aziende su 4 non riescono a trovare i profili ricercati, +120% rispetto a 10 anni fa (World Economic Forum, 2025).
Per quanto riguarda la situazione italiana, secondo un rapporto di Confartigianato dello scorso anno, nel 2023 le imprese hanno registrato 2,5 milioni di posti rimasti scoperti. Solo a giugno 2024 la quota di lavoratori introvabili è aumentata di 270mila persone.
Le cause di questa carenza sono molteplici. L'evoluzione tecnologica rapida richiede competenze sempre più avanzate, spesso non allineate con i percorsi formativi tradizionali. Inoltre, cambiamenti demografici come l'invecchiamento della popolazione e la diminuzione delle nascite riducono il bacino di lavoratori disponibili. Anche le aspettative dei lavoratori sono mutate: oggi, retribuzioni competitive, benefit adeguati e un equilibrio tra vita professionale e personale sono elementi fondamentali nella scelta di un datore di lavoro. La mancanza di flessibilità in questi ambiti può portare i talenti a cercare opportunità altrove.
Per affrontare efficacemente il talent shortage, le aziende devono adottare strategie mirate.
Investire nella formazione continua dei dipendenti è essenziale per colmare le lacune di competenze e adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Inoltre, promuovere una cultura aziendale inclusiva e allineata ai valori dei lavoratori può aumentare l'attrattività dell'organizzazione. Offrire flessibilità lavorativa, come orari adattabili e possibilità di lavoro da remoto, contribuisce a migliorare il work-life balance, rendendo l'azienda più competitiva nell'attrarre e trattenere talenti. Infine, è fondamentale creare percorsi di carriera chiari e opportunità di crescita professionale per soddisfare le ambizioni dei dipendenti e ridurre il turnover.
La carenza di talenti è una realtà che richiede un approccio proattivo e integrato. Le aziende che sapranno adattarsi a questo contesto, valorizzando le proprie risorse umane e rispondendo alle nuove esigenze del mercato del lavoro, saranno quelle che riusciranno a mantenere la propria competitività nel lungo termine.
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